Gioco di sopravvivenza su una zattera
Se c'è qualcosa che abbiamo imparato da Tom Hanks in Cast Away è che, se sei solo e sperduto in mezzo al mare, non ti serve altro che determinazione, un po' di fortuna e un pallone con cui parlare per non diventare pazzo del tutto. Cosa faresti se ti trovassi in mezzo al mare, su una balsa da due soldi, armato soltanto di un gancio con della corda? Ecco, più o meno, cosa ci presenta RAFT Online, del genere dei giochi di sopravvivenza.
Sopravvivi su una zattera.
Il nostro gancio magico ci aiuterà a sopravvivere a questa traumatica esperienza. E non mi riferisco al capitano, Dovremo attirare articoli vaganti alla deriva che ci aiutino a ingrandire la nostra zattera (fino a creare vere e proprie mansioni), a cibarci e bere e persino ad affrontare squali e uscirne vittoriosi e con tutti i nostri arti al loro posto. Costruisci reti e attrai pesci, raccogli alghe e piantale, recupera legni alla deriva e fanne mobili. Più cose costruisci, più ne potrai costruire. Passa da semplici pali marci per l'acqua a strumenti che ti aiuteranno a creare un mondo nel quale l'unico limite (insomma, uno dei pochi limiti) è la tua immaginazione. E tutto questo in un ambiente realistico con scenari che cambiano di notte e di giorno.
Nella fase beta
Anche se possiamo trovare e installare questo gioco in modo gratuito nel nostro negozio di app preferito, lo strumento è in fase di prova. Ogni server può ospitare oltre cinquanta giocatori, ma si vede che è sovraccarico, per cui se riesci a trovare posto in un server puoi iniziare a festeggiare. Davvero, fallo. Quando l'app funzionerà correttamente, potrai giocare online gratis con i tuoi amici, ma intanto... aspetta la tua zattera.
Requisiti e informazioni aggiuntive:
- Sistema operativo richiesto: Android 2.3.
Laureata in Giurisprudenza e Giornalismo, mi sono specializzata in criminologia e giornalismo culturale. Una delle mie grandi passioni sono le applicazioni mobili, soprattutto quelle di Android. Ormai da più di sei anni testo decine di app ogni...
Maria Cristina Cavassa